Il lavoro di Hugo Soly analizza l’emergere dei prodromi di rapporti economico-sociali capitalistici nella città di Anversa durante la prima metà del XVI secolo. L’obiettivo dell’autore è quello di verificare, tramite lo studio approfondito di una realtà particolarmente sviluppata e precocemente segnata da processi di accumulazione di capitale e che, di conseguenza, offre un quadro d’osservazione particolarmente suggestivo per comprendere vie e modalità attraverso le quali diversi attori economici perseguivano i rispettivi obiettivi in un contesto di gestazione di rapporti di produzione capitalistici (o pre-capitalistici).
L’opera si sofferma, tra l’altro, sulle vite di banchieri quali Erasmus Schetz, Gaspar Ducci e Gilbert van Schoonbeke, la cui importanza e peso finanziario era ben noto ed evidenti ai contemporanei. Lo studio delle loro vite e carriere costituiscono allora un prisma eccezionale per approfondire le dinamiche di mercato del più dinamico centro economico d’Europa all’alba della “prima globalizzazione” e dell’avvio dell’ascesa dell’Europa atlantica al dominio mondiale. Ecco che la ricostruzione della vita e delle realizzazioni di questi grandi banchieri permette di addentrarsi entro le dinamiche di valorizzazione del capitale in un contesto pre-industriale.
L’opera è rilevante non solo perché racconta eventi, fatti e processi ancora poco conosciuti, ma anche in quanto ulteriore, e prezioso, apporto al dibattito essenziale sui processi e percorsi che portarono all’affermarsi del capitalismo come modello socio-economico globale.
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