L’appuntamento è fissato nella Sala Dione, Centro Congressi Terminal Napoli
Giovedì 27 settembre alle ore: 18:00
Evento aperto al pubblico
Organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
L’approdo mancato è un concetto che Mario Pirani propone nel 1991 in un testo pubblicato sulla
rivista “ Il Mulino”. Tre le occasioni mancate su cui Pirani invitava a riflettere – l’elettronica, il
nucleare, la distribuzione petrolifera – sostenendo che se avessimo colto queste opportunità
saremmo pervenuti ad un approdo giapponese.
Franco Amatori riprende questa suggestione e propone di intendere, con questa espressione,
approdo alla frontiera dell’economia mondiale.
Era un fatto scontato che l’Italia, giunta alla fine del secolo scorso al quinto posto nel mondo per
ricchezza prodotta annualmente, dovesse arretrare, così come era inevitabile che subisse i rigori
della crisi scoppiata negli Stati Uniti nel settembre del 2008.
L’avvento della globalizzazione e l’ascesa dei cosiddetti Brics, in particolare della Cina, fanno sì che
l’Italia non possa mantenere le sue posizioni. Allo stesso tempo, l’enorme massa dei titoli tossici non
poteva non avere effetti sull’economia già gravata a un debito pubblico fra i più altri del mondo.
Tuttavia, questi veri e propri uragani sarebbero stati affrontati in modo ben diverso se l’apparato
economico e, in particolare, industriale italiano fosse stato di maggiore consistenza; se il Paese
avesse potuto avvalersi di una grande industria chimica, elettronica, automobilistica; se avesse
avuto una più vasta diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, se
fosse stato più autonomo dal punto di vista energetico.