Si trasmette locandina del seminario intitolato :«Pietro Martire di Anghiera e il suo mondo: la creazione di un nuovo linguaggio culturale e politico al servizio della monarchia dei re Cattolici», promosso dalla Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR-CSIC) e organizzato da Elena García Guerra (EEHAR-CSIC, Coordinazione scientifica) e Isabella Iannuzzi (Pontificia Università Lateranense, Direzione scientifica).
Questo seminario si propone di riportare l’attenzione su Pietro Martire d’Anghiera, umanista che si formò in ambito lombardo, proseguì poi la sua carriera a Roma vivendo in maniera intensa la vita della curia papale e successivamente, nel 1487, decise di trasferirsi alla corte dei re Cattolici seguendo nel suo viaggio di ritorno il conte di Tendilla, venuto a Roma per una importante missione diplomatica. Anghiera è una figura che in passato è stata studiata soprattutto dagli americanisti per il suo «De orbe novo», ma che negli ultimi anni ha ricevuto poca attenzione, nonostante il suo epistolario continui ad essere utilizzato come fonte di riferimento dell’epoca. Per tale ragione appare necessario approfondire gli aspetti salienti che caratterizzarono prima la formazione di Anghiera nella penisola italica, e successivamente la sua attività ed i suoi contatti in quella iberica: esplorarli permette di capire come egli divenne una fondamentale pedina dei re Cattolici nella creazione di innovativi linguaggi culturali in grado di esaltare la forza del loro progetto politico. Attraverso l’esperienza di Pietro Martire si percepisce così la potente novità politica e culturale della monarchia di Isabella e Ferdinando che seppe attrarre e inglobare le esperienze di molti intellettuali che, come Anghiera, possedevano gli strumenti e l’ingegno necessari per realizzare dentro e fuori dalla Spagna gli ambiziosi progetti di questa monarchia.
Nel corso del Seminario Michele Maria Rabà (ISEM-CNR) si soffermerà su «Pietro Martire d’Anghiera, il politico e l’osservatore: una prospettiva lombarda». Seguirà l’intervento di Álvaro Fernández de Córdova Miralles (Università di Navarra), intitolato «La etapa romana de Pietro Martire di Anghiera: redes curiales y diplomáticas entre la península ibérica y la italiana (c. 1478-1487)». Chiuderà i lavori l’intervento di Teresa Jiménez Calvente (Università di Alcalá), dedicato ad «Antonio de Nebrija y Pedro Mártir de Anglería: dos amigos y dos modelos de servicio al poder».
L’evento si terrà in presenza presso la Sala delle Conferenze dell’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (via di S. Eufemia, 13).